Closing previsto per settembre.
L’AD Giovanni Bossi: “Da questa acquisizione prende forma la prima
Asset Management Company nazionale completamente integrata
con oltre 20 miliardi di asset gestiti per conto proprio e di terzi”.
HIGHLIGHTS DELL’ OPERAZIONE
• Il servicer FBS entra a far parte del Gruppo Banca IFIS;
• Banca IFIS può offrire, grazie all’acquisizione, un ventaglio completo di soluzioni per tutte le tipologie di asset del mercato degli NPL;
• L’operazione riguarda il 90% del capitale di FBS per un controvalore di €58,5 milioni;
• Paolo Strocchi, azionista di maggioranza di FBS sin dalla fondazione, resta Amministratore Delegato e socio, insieme al top management, con una quota complessiva del 10%;
• Compreso nel perimetro dell’operazione anche un portafoglio di crediti deteriorati di proprietà per oltre 1,28 miliardi di euro;
• FBS ha in gestione circa 7,0 miliardi di crediti deteriorati, con un organico di 127 persone ed è attualmente il quarto operatore nel settore servicing italiano;
• Forte valorizzazione della componente di portafoglio secured di Banca IFIS;
• FBS ha chiuso l’esercizio 2017 con Ebidta a circa 10 milioni e utile netto a 5,6 milioni.
Milano, 15 maggio 2018 – Banca IFIS comunica di aver sottoscritto l’accordo per l’acquisizione del controllo di FBS S.p.A., società fondata da Paolo Strocchi, che opera nel settore degli NPL come operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL.
“Questa integrazione – dice Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS – rappresenta un momento di svolta per Banca IFIS e per il mercato italiano. Prende forma la prima piattaforma integrata di investimento ed asset management nel mercato italiano degli NPL, in grado di offrire un servizio completo – di sola gestione o investimento o un mix delle due – in tutte le categorie del credito deteriorato, dal più frazionato unsecured consumer fino al real estate, passando per il corporate. Le banche e le istituzioni finanziarie del nostro Paese hanno bisogno di soluzioni complete, in grado di accompagnarle nella migliore eliminazione dei crediti deteriorati dai loro bilanci; le risposte possono essere articolate e solo la più approfondita conoscenza dei crediti e delle soluzioni per i debitori permette di individuare la via ottimale. Oggi molte banche stanno infatti de-consolidando portafogli di NPL utilizzando anche normative favorevoli, ma senza risolvere tutti i crediti bensì solamente rimuovendoli dai bilanci. Per risolvere i crediti – sottolinea Bossi – serviranno molti anni, molta competenza e specializzazione spinta per cogliere al meglio differenze e opportunità sul mercato. L’integrazione con FBS rappresenta per Banca IFIS un passo importante in questa direzione perché dota il Gruppo della migliore competenza nella gestione del credito con sottostante real estate e corporate, che si affianca all’eccellenza già presente in Banca nei crediti unsecured, in un contesto di servizi specialistici ma integrati per la prima volta in un unico attore. La forza finanziaria della Banca completa l’offerta: anche il mondo degli UTP, con tutte le maggiori complessità ed indeterminatezze, può essere approcciato direttamente da una Banca che abbia, però, già maturato tutte le competenze specialistiche di analisi, gestione, investimento ed una forte esperienza nell’erogazione del credito alle imprese. Integrando FBS, Banca IFIS supera i 14 miliardi di portafoglio deteriorato di proprietà e gestisce un controvalore pari ad ulteriori 7 miliardi di crediti di terzi, portando il portafoglio gestito ad oltre 20 miliardi. Si materializza così – conclude Bossi – una piattaforma congiunta composta da circa 400 addetti, che coinvolge oltre 200 studi legali e quasi 300 professionisti: la più importante del Paese, desiderosa di cambiare ancora le regole del gioco nel mercato del credito deteriorato nell’interesse di tutti gli stakeholders.”
Paolo Strocchi, Amministratore Delegato di FBS, ha commentato: “L’operazione con Banca IFIS è il naturale coronamento di un percorso imprenditoriale di successo iniziato nel 1997 che ha visto FBS crescere di anno in anno fino a diventare il 4° operatore nazionale nel settore NPL. Le capacità finanziarie di Banca IFIS, unite alla credibilità e alle competenze di FBS, che conosce a fondo le logiche e le dinamiche di un mercato unico e complesso come quello italiano, consentiranno uno sviluppo ancora più incisivo della nostra società a beneficio del mercato dei non-performing e dei suoi attori. Negli ultimi due anni abbiamo ricevuto diverse proposte di partnership da parte di operatori esteri e non. Abbiamo sempre creduto che la risposta al grande tema degli NPL, non ancora risolto nel nostro Paese, dovesse arrivare dall’Italia; un’operazione di sistema per il sistema. Grazie a Banca IFIS si concretizza una opportunità tutta italiana di unire il capitale di una banca privata con l’esperienza di gestione italiana di un provider qualificato come FBS”.
Nel contesto dell’operazione, oltre alla piattaforma di servicing, Banca IFIS acquisisce anche il portafoglio proprietario mixed (secured e unsecured) del valore nominale di circa €1,28 miliardi (corrispondente a oltre 45 mila debitori per un ticket medio di circa 28mila euro).
Linee strategiche – L’operazione – finanziata interamente grazie alla consistente liquidità di cui Banca IFIS dispone – prevede:
• ulteriore valorizzazione del portafoglio bancario e real estate dell’Area NPL di Banca IFIS attraverso la piattaforma di servicing di FBS;
• ampliamento dell’offerta dei servizi, semplificazione dei processi e riduzione dei tempi di trasformazione degli assets;
• massima integrazione organizzativa e di processi; valorizzazione della piattaforma tecnologica proprietaria FBS;
• mantenimento dell’organico di FBS: circa 127 persone suddivisi su 3 sedi (Milano, Ravenna, Bari);
• estensione degli investimenti tecnologici intrapresi da Banca IFIS per la digital transformation dei processi e della lavorazione dei crediti dell’Area NPL.
Le fasi – Il completamento dell’operazione è previsto entro settembre, con le seguenti dinamiche:
• Acquisizione da parte di Banca IFIS del 90% di FBS per un corrispettivo di 58,5 milioni di euro;
• Permanenza nel capitale sociale di Paolo Strocchi con il 7,5% e dei manager Elena Ruo e Giorgio Fedocci (attivi da lungo tempo all’interno di FBS) complessivamente con il 2,5%.
L’Ebitda di FBS a fine 2017 è pari a circa 10 milioni di euro; l’utile netto d’esercizio è salito a 5,6 milioni rispetto ai 2,1 dell’anno precedente mentre il patrimonio netto consolidato risulta pari a 17 milioni di euro con una posizione finanziaria sostanzialmente azzerata. FBS, che vanta un’esperienza ultradecennale nella gestione del credito bancario e ipotecario, opera nella sede principale di Milano e nelle filiali operative di Ravenna e Bari ed ha ricevuto giudizi di rating sia da parte di Fitch (RSS2+/CSS2+/ABSS2), sia da Standard&Poor’s (“Above Average as special servicer of residential and commercial mortgages” e “Above Average as special servicer of consumer finance”).
Banca IFIS si è avvalsa dello Studio Legale Clifford Chance (dal partner Alberta Figari) in qualità di advisor legale.
Gli azionisti di FBS Spa sono stati assistita da Lazard come advisor finanziario e dallo Studio Legale Grande Stevens (dal Partner Daniele Bonvicini) quale advisor legale.